Un’idea
rivoluzionaria di Monarchia…
Non un inutile arbitro, ma un
attivo giudice…
Essere e sentirsi italiani di questi tempi, può portare alla pazzia, e
vorrei che tutti ci soffermassimo per un attimo a ripensare agli ultimi mesi di
accadimenti politici nel nostro Paese.
Quando l’estate passata assistiamo alla crisi del governo Lega - M5S e
alla caduta del governo, non uno di noi avrebbe mai potuto sospettare che non
si sarebbe andati alle urne. Nello stupore generale invece, il presidente della
repubblica accantona subito questa opzione e appoggia un accordo di palazzo tra
M5S e il Pd, che ricordiamo, negli ultimi tre anni, ha perso ogni appuntamento
elettorale nazionale ed europeo, riuscendo a stento a difendere la cittadella
rossa dell’Emilia Romagna, nelle elezioni amministrative di questo gennaio 2020.
Per questo governo fantoccio, che piace solo a Bruxelles e all’alta
finanza, e che non gode dell’appoggio popolare - “sardine” e Vaticano a parte -
tutti o quasi tutti hanno gridato allo scandalo, alla truffa, al calpestio
della costituzione. Tutti o quasi tutti abbiamo sbagliato. Purtroppo è tutto
legale.
Sembra un controsenso vero? Eppure tutto si è svolto in ottemperanza al
dettato costituzionale.
Su Italia Reale di Gennaio Febbraio, avevo già fatto accenno al grado
di degenerazione che la democrazia ha raggiunto, e questa dinamica di eventi, conferma
ciò, una vota di più. I tre poteri sulla quale si fonda la nostra costituzione,
Legislativo, Esecutivo e Giudiziario, sono ormai insufficienti a garantire un
livello minimo e accettabile di democrazia in questo Paese.
E allora guardiamoci allo specchio, se davvero aspirassimo ad
instaurare in Italia una Monarchia “democratica” del tipo presente nei paesi
nordici dell’Europa, credo che potremmo tranquillamente dedicarci ad un altro
passatempo. Personalmente non credo più alle fiabe.
Proprio sulla base di quanto è successo negli ultimi 12 mesi, ritengo non sia più conveniente spendere il nostro tempo per questo tipo di
“progetto”, che definisco minimalista e politicamente corretto.
Con l’attuale modello di società mondialista, che prende sempre maggior
piede nel mondo, avere anche in Italia una monarchia “democratica”, cioè una
specie di soprammobile decorativo, sarebbe per me qualche cosa di insultante, privo
di ogni ragion d'essere.
Mi piacerebbe invece che, si esplorasse almeno la possibilità di concepire una visione più coraggiosa e
“rivoluzionaria” della monarchia. Mi appello quindi ai giovani di Italia Reale,
che rappresentano non solo il futuro del Partito, ma il futuro della nostra
Patria: Voi che avete il tempo anagrafico di poter operare a lungo periodo,
potreste e dovreste a mio avviso essere capaci di maggior originalità,
concependo una nuova dottrina che sappia contrastare il nuovo mondo globalista che
si sta affermando.
Giovannino Guareschi, l’aveva capito in tempi non sospetti diremmo
oggi… fu lui a scrivere:
“penso che le Monarchie siano tutte destinate a scomparire non perché
siano superate o perché i popoli non le vogliano, ma perché nessuno vuole più
fare il re” e aveva ragione…
Molti di Voi non sanno che in Belgio, solo qualche anno fa, il Sovrano,
per non firmare la legge che voleva legalizzare l’aborto nel suo regno, si è dichiarato
“ammalato” per farsi sostituire nelle sue prerogative il tempo necessario a
lavarsi le mani e la coscienza. Ecco,
per me costui non è stato un Sovrano o un esempio. Costui, è stato un ipocrita,
uno dei tanti di questo mondialismo arrembante!
Se il mondo si muovesse ancora su binari “normali” dove tutte le forze
in campo attingono da comuni valori con lealtà, il fatto che un Sovrano regni
soltanto, facendo da simbolo dell’unità nazionale, potrebbe pure bastarci.
Insomma, potrebbe bastarci che la monarchia svolgesse un ruolo esclusivamente cosmetico.
Ma sappiamo che non è così neppure in quei Paesi come il Regno Unito, dove
la Monarchia è ancora radicatissima.
Guardiamo alla Storia: dalla rivoluzione francese in poi, il pensiero
si divide… c’è chi pensa con lealtà a battere un avversario sul piano delle idee
e degli argomenti (gli ingenui) e c’è chi invece pensa ad annientare il nemico
tout court, insensibile a qualsiasi altro valore, e tra essi possiamo
annoverare tutti coloro che considerano la monarchia un orpello da abbattere. E
allora desideriamo scendere al loro livello, pensando di uscire vittoriosi nel
corso di un processo democratico?
Abbiamo visto come funziona oggi la democrazia… gli ultimi sondaggi
sull’umore della gente parla di un buon 61% di contrari all’attuale esecutivo a
trazione Pd… ma il presidente della repubblica ha preferito voltarsi dall’altra
parte! Così ha fatto l’informazione, che in questo contesto, a mio parere, ha
la responsabilità maggiore.
Noi oggi, non abbiamo nessuna speranza di prevalere democraticamente
sui nostri avversari, e non l’avemmo mai una speranza neppure se da oggi
potessimo contare su 25 anni di pace mediatica e corretta divulgazione delle
informazioni e della storia passata, perché non sarebbe sufficiente questo
tempo a ricostruire un cultura basata sui valori necessari.
Quindi a mio giudizio è diventato davvero sterile continuare a parlare
di politica all’interno di questo spazio “democratico”.
Dovremmo guardare avanti. Ed ecco perché mi appello ai giovani, perché
sono naturalmente predisposti ad un maggior coraggio. Il coraggio necessario a
proporre qualche cosa di nuovo, qualcosa che non passi inosservato, e che
faccia colpo sulla buona gente comune. Quella gente che ancora oggi sopravvive
basandosi sui valori del buon senso di un tempo e che si sente abbandonata a se
stessa e senza un orizzonte.
Credo che nel disordine attuale, sia urgente promuovere una formula
diversa di democrazia, perché è evidente che questa democrazia non è più utile,
anzi diventa spesso dannosa per il popolo.
Noi che non abbiamo interessi nell’attuale sistema, dovremmo avere il
coraggio di proporre un’idea “rivoluzionaria” di monarchia. Una monarchia che
guardi alla democrazia in funzione di “quarto
potere” dello Stato, dopo i noti poteri assegnati dalla costituzione: legislativo, giudiziario ed esecutivo.
Una Monarchia che abbia quindi il potere di mettere ordine tra le idee divergenti
dei partiti, dando linee guida imprescindibili alla politica, ogni qual volta
se ne senta la necessità per assicurare non solo la volontà popolare, ma soprattutto, al netto del condizionamento mediatico,
l’interesse popolare. Ciò per me diventa fondamentale in una società come la
nostra occidentale, dove tutta l’informazione viene continuamente edulcorata, e
quindi viene ad essere edulcorato lo stesso comune sentire.
Non si tratta quindi di voler tornare ad una Monarchia assoluta, …che
sappiamo superata dalla storia, ma di pensare ad una nuova monarchia che sappia
mettere freno all’attuale degenerazione della democrazia nell’interesse della
gente e delle loro libertà. Non più una monarchia a guardia delle regole (per
quello basta e avanza un oscuro funzionario qualsiasi che faccia da
presidente), ma una monarchia che utilizzando le regole che la nuova
costituzione le assegnerà, sappia indicare e aprire la strada in difesa
dell’interesse popolare.
Non un passo indietro insomma, ma un deciso passo avanti in favore del
popolo! Ancora una volta in favore del popolo, come è sempre accaduto in
passato per Casa Savoia a partire da Umberto Biancamano.
Concludendo, quando pensiamo ad avere un Re al Quirinale, dobbiamo
pensare di accompagnarlo rivedendo il concetto stesso di costituzionalismo.
La Corona che dovremmo proporre, dovrebbe avere il diritto e il dovere
di intervenire, quando necessario e che rappresenti un attivo giudice delle
politiche del governo. Non come succede oggi, l’inutile arbitro di regole che
vengono spessissimo aggirate legalmente per interessi terzi!
E se così fosse, ancora una volta, la figura del Sovrano si ergerebbe
al di sopra di qualsiasi altro interesse, e sarebbe incontestabile, perché la
sua azione, super partes legherebbe a
doppio spago l’interesse della Corona all’interesse del popolo.
Maggiore sarà la soddisfazione popolare infatti, maggiore sarà la solidità
della Corona.
Ci vogliamo pensare?
Alberto Conterio - 10.02.2020
Nessun commento:
Posta un commento